Per un certo periodo, in passato, era stato introdotto il
criterio del sorteggio, ma da qualche anno a questa parte si è stabilito che
gli scrutatori vengano nominati da una
commissione composta dal sindaco, da due esponenti della maggioranza consiliare
e da un esponente della minoranza.
E’ comprensibile la perplessità di chi vede
in questa norma una forma di accondiscendenza verso il clientelismo di parte:
sembra infatti la classica legge fatta dai partiti per i partiti. Chi non si
allinea perché crede nei diritti e non nei favori si sente discriminato in
quanto regolarmente si perpetua la suddivisione dei cittadini in quelli di
serie A, B, C. E’ facile prevedere, infatti, quello che anche stavolta succederà:
il tal politico arriverà con l’elenco dei propri amici, il tal altro con una lista di nomi
forniti dal proprio partito e chi non è amico di nessuno…pazienza.
Tutto ciò,
già poco digeribile in tempi normali, è
particolarmente odioso in un periodo di crisi in cui, specie per giovani e
disoccupati, anche le poche centinaia di euro di un lavoro di qualche giorno,
possono rappresentare una boccata di ossigeno. “Ma così è la legge, non dipende
da noi” potrebbe dire qualcuno con un’alzata di spalle…e via con chi viene
chiamato per l’ennesima volta, alla faccia di chi se ne sta perennemente a
casa.
In realtà, se ci fosse la volontà da parte delle forze politiche di fare
un passo indietro qualcosa si potrebbe fare. La commissione potrebbe
unanimemente decidere di adottare una modalità di massima che non sia quella
dello scambio di figurine: questo è mio, questo è tuo. Potrebbe privilegiare,
ad esempio, il principio della
rotazione, potrebbe considerare l’iscrizione nelle liste di collocamento e
tener conto della situazione economica familiare, operando così una prima
selezione, per poi procedere di comune accordo all’estrazione dei nominativi:
tutto alla luce del sole.
Impegno Comune
chiede che i quattro rappresentanti della commissione abbiano il
coraggio di fare questa scelta che
farebbe sentire i cittadini riconciliati con una classe politica che opera finalmente secondo equità e giustizia invece
di tutelare questa o quella parte.
Questo articolo risale al 30 gennaio 2013, da allora non abbiamo avuto più risposte certe.
Si pensa di fare spazio a studenti non provenienti da famiglie agiate, a disoccupati o cassaintegrati? Con che principio?
Domani può essere una scritta una bella pagina dalla politica adriese, noi ce lo auguriamo di cuore.
Staremo a vedere: l’appuntamento è per domani in municipio. In quell’occasione sarebbe opportuno che tutti gli interessati partecipassero presenziando all’attività della commissione per verificarne i criteri di scelta.
Staremo a vedere: l’appuntamento è per domani in municipio. In quell’occasione sarebbe opportuno che tutti gli interessati partecipassero presenziando all’attività della commissione per verificarne i criteri di scelta.