martedì 29 aprile 2014

SCRUTATORI: UNA STORIA NUOVA?

Per un certo periodo, in passato, era stato introdotto il criterio del sorteggio, ma da qualche anno a questa parte si è stabilito che gli scrutatori vengano nominati  da una commissione composta dal sindaco, da due esponenti della maggioranza consiliare e da un esponente della minoranza. 

E’ comprensibile la perplessità di chi vede in questa norma una forma di accondiscendenza verso il clientelismo di parte: sembra infatti la classica legge fatta dai partiti per i partiti. Chi non si allinea perché crede nei diritti e non nei favori si sente discriminato in quanto regolarmente si perpetua la suddivisione dei cittadini in quelli di serie A, B, C. E’ facile prevedere, infatti, quello che anche stavolta succederà: il tal politico arriverà con l’elenco dei propri  amici, il tal altro con una lista di nomi forniti dal proprio partito e chi non è amico di nessuno…pazienza. 

Tutto ciò, già  poco digeribile in tempi normali, è particolarmente odioso in un periodo di crisi in cui, specie per giovani e disoccupati, anche le poche centinaia di euro di un lavoro di qualche giorno, possono rappresentare una boccata di ossigeno. “Ma così è la legge, non dipende da noi” potrebbe dire qualcuno con un’alzata di spalle…e via con chi viene chiamato per l’ennesima volta, alla faccia di chi se ne sta perennemente a casa. 

In realtà, se ci fosse la volontà da parte delle forze politiche di fare un passo indietro qualcosa si potrebbe fare. La commissione potrebbe unanimemente decidere di adottare una modalità di massima che non sia quella dello scambio di figurine: questo è mio, questo è tuo. Potrebbe privilegiare, ad esempio,  il principio della rotazione, potrebbe considerare l’iscrizione nelle liste di collocamento e tener conto della situazione economica familiare, operando così una prima selezione, per poi procedere di comune accordo all’estrazione dei nominativi: tutto alla luce del sole.

 Impegno Comune  chiede che i quattro rappresentanti della commissione abbiano il coraggio di fare questa scelta  che farebbe sentire i cittadini riconciliati con una classe politica che opera  finalmente secondo equità e giustizia invece di tutelare questa o quella  parte.
Questo articolo risale al 30 gennaio 2013, da allora non abbiamo avuto più risposte certe.
Si pensa di fare spazio a studenti non provenienti da famiglie agiate, a disoccupati o cassaintegrati? Con che principio?
Domani può essere una scritta una bella pagina dalla politica adriese, noi ce lo auguriamo di cuore.
Staremo a vedere: l’appuntamento è per domani  in municipio. In quell’occasione sarebbe opportuno che tutti gli interessati partecipassero presenziando all’attività della commissione per verificarne i criteri di scelta.

Impegno Comune

giovedì 24 aprile 2014

Proposte di Impegno Comune

Le Proposte di Impegno Comune

Lo spirito del movimento civico Impegno Comune è sempre stato quello di avanzare proposte per il bene della comunità. Vorremmo ricordare alcuni esempi che sono oggi ancora praticabili, se raccolti dall’amministrazione.

Per quanto riguarda il Pat abbiamo proposto:

- pensare, anche in termini urbanistici, ad una sorta di  Piano di Offerta Formativa del Comune che estenda il proprio interesse alla qualificazione professionale, all’aggiornamento e alla formazione permanente
- promuovere la nascita di strutture di ricerca, approfondimento e avvio di attività affiancate alle scuole e, soprattutto, bisogna pensare  a offrire spazi di studio, di aggregazione,  ricreativi, di ristoro a studenti che vengono da fuori, oltre che alla residenzialità di chi viene da  lontano per frequentare il Conservatorio, per esempio.
- intervenire sulla  qualità e sull’efficienza di trasporti e collegamenti.
- saper anticipare i tempi sia per rispondere a emergenze, sia per cogliere opportunità anche nella prospettiva, ormai concreta, che la Provincia  non contribuisca più al bilancio del CUR, i cui ambienti  sono oggi esclusivamente concentrati a Rovigo e che domani, chissà, potrebbe necessitare di spazi esterni per corsi universitari (opportunità). 
- far sì che Adria diventi la meta obbligata  per chi vuole approfondire le conoscenze storiche, naturalistiche, scientifiche, tecnologiche ed enogastronomiche del Delta del Po.
Il museo, poi, dovrebbe diventare il centro della vita culturale e sociale della città, mentre oggi, purtroppo, è quasi un corpo staccato, anche prevedendo la realizzazione di percorsi e spazi archeologici/didattici, certi che il futuro di Adria dipenderà, come per il passato, del resto, dalla capacità di sviluppare le conoscenze e di saperle mettere in pratica. 

Per quanto riguarda i giovani, abbiamo proposto:

- realizzare concretamente  un incubatore di impresa giovanile, per offrire opportunità di lavoro, puntando in particolare sul terziario e sul turismo, oltre che sull’artigianato;
- rendere la città accogliente per chi vuole avviare una nuova attività, con agevolazioni e sostegno reali,  a partire dall’assistenza negli adempimenti burocratici;                                                                                     
   - collaborare più intensamente con le scuole superiori soprattutto per agevolare l’inserimento nel mondo del lavoro;
- valorizzare le professionalità giovanili anche nell’affidamento di incarichi, promuovendo l’affiancamento a figure professionali già consolidate e la collaborazione con l’ente pubblico, attraverso bandi specifici e concorsi di idee;
- alleviare le difficoltà del pendolarismo e dei problemi derivanti dal non sempre adeguato servizio offerto dal sistema di trasporto pubblico;
- rendere concretamente operativo un organismo di consultazione del mondo giovanile ;
- porre attenzione ai più piccoli investendo nei percorsi protetti (pedonali e ciclabili) e rendendo più a misura di bambino sia i quartieri del centro che  le frazioni;
- riconoscere l’importanza e il ruolo dei luoghi di aggregazione giovanile e, in particolare, degli oratori;;
- avviare l’attuazione del bilancio partecipato, ovvero condiviso e aperto ai suggerimenti dei cittadini,   che offrirebbe ai giovani la possibilità di formulare proposte in relazione alle loro esigenze.
L’Impegno che abbiamo preso con gli elettori alle ultime elezioni amministrative continua ad essere vivo, cercando di essere da pungolo a questa amministrazione che secondo noi purtroppo latita su tanti troppi temi essenziali per la nostra comunità.
Impegno Comune