martedì 20 dicembre 2011

ORTI COMUNALI


Quache tempo fa noi di IMPEGNO COMUNE, in un articolo a firma dell’ ing.Leonardo  Bonato,avevamo scritto come fosse  triste constatare che  spazi di verde pubblico pensati per i cittadini e preservati per offrire loro angoli di relax e benessere,fossero stati usati come misera riserva per tappare qualche buco di bilancio senza  mai pensare che così  avremmo perso tutti noi un po’ della nostra Adria.
 
Noi di IMPEGNO COMUNE per il futuro ci permettiamo di suggerire un altro modo di sfruttare il verde pubblico, in particolare quello prossimo alla periferia : perchè non creare degli orti comunali , chiamati anche orti urbani?
Questi,verso la fine dell’ 800, erano piuttosto comuni in tutte le grandi città  e le caratterizzavano alla vista dei visitatori. Ora vi è un ritorno di questa usanza: qualche volta può essere una moda, ma spesso è una necessità per molte persone .
Dare in concessione un fazzoletto di terra a cittadini,o pensionati con difficoltà di tipo economico, significa,che da una parte avremo aree di verde pubblico pulite e dall'altra offriremo la possibilità alla gente di avere un aiuto anche economico. A questo  aggiungiamo che coltivare un pezzetto di terra combatte spesso lo stress e favorisce la socialità,dunque tutto questo si traduce in una qualità di vita migliore.
Anche di questo hanno bisogno i cittadini Adriesi.
                                                                                                           Ugo Meneghini

lunedì 19 dicembre 2011

“Non può essere un buon Natale”


 “Non può essere un buon Natale” il prossimo ad Adria.

Di fronte ai problemi economici di tante famiglie adriesi, aspettando gli effetti recessivi della prossima finanziaria, assistiamo ad Adria ad uno sperpero di denaro pubblico.

Ci rivolgiamo direttamente al sindaco, come primo cittadino, rappresentante e garante di tutti i cittadini, nonché amico che stimiamo e che conosciamo come persona corretta e piena di passione.

Purtroppo la condotta amministrativa della sua attuale giunta è incappata ancora in gravi errori, di cui non sta rendendo giustamente conto alla città. Come era già successo precedentemente per piazza Oberdan, è venuta meno la funzione di controllo che l’ amministrazione è tenuta ad osservare anche per il ponte ciclopedonale di zona Canareggio.

L’ assessore Federico Simoni non ha chiarito in alcun modo fino ad ora quali errori progettuali siano stati commessi, usando un linguaggio politichese che non gli conoscevamo, e che ha fatto nascere nuovi dubbi sull’ iter progettuale e istituzionale dell’ opera in questione.

L’ assessore incalzato dalla nostra lista civica che opera al di fuori del consiglio comunale, in un secondo momento ha ammesso quello che come movimento civico Impegno Comune avevamo presagito: un aumento di oltre 80.000 euro di spesa, rispetto ad una base d’asta di poco superiore ai 180.000 euro. Una variazione percentualmente esagerata, secondo i termini di legge, che non può essere minimizzata, e che deve avere una giustificazione giuridicamente esatta.

La variante in questione inoltre sarebbe stata approvata dalla giunta adriese a fine novembre, ad opere già eseguite, il che rappresenta un duplice gravissimo errore: formalmente le opere di “variazione” dovevano essere prima presentate alla giunta con le relative giustificazioni progettuali, e solo in un secondo momento, dopo attenta valutazione, essere eventualmente approvate. Il secondo errore è stato, come dicevamo in precedenza, la mancanza di controllo, che insieme alla progettazione e all’ indirizzo sono i doveri di chi ci amministra.

Tutto ciò purtroppo non può che gettare delle ombre preoccupanti sul futuro della nostra città.

Omar Barbierato

martedì 6 dicembre 2011

Domande


Il movimento civico Impegno Comune sente la responsabilità di fare altre domande all’ amministrazione sullo stato di salute del comune di Adria, sulle scelte e i modi che stanno contrassegnando l’azione della giunta Barbujani. 

L’articolo di una settimana fa dell’ ing. Leonardo Bonato che indagava sulla realizzazione del ponte ciclopedonale in zona Canareggio, sollevando dubbi su tempi, costi e iter burocratico percorso, ha avuto risposte  evasive e non esaustive da parte dell’ assessore Simoni che hanno suscitato nuovi dubbi . 

Pensiamo che rispondere ai cittadini e a movimenti come il nostro, sia un dovere, in quanto ricordiamo che gli amministratori ricoprono un ruolo pubblico a servizio dei cittadini. 

Chiediamo dunque risposte chiare ed esaustive al più presto ai nostri amministratori sul progetto del ponte ciclopedonale. Cosa succederà inoltre in piazza Oberdan? E’ vero che i costi di progettazione alla fine risulteranno superiori a quelli di realizzazione, dato che la petizione dei residenti ha ricondotto a soluzioni di buon senso che non stravolgessero il significato estetico e storico della piazza? Come procedono i lavori sulla strada traversagno che collega Adria a Bellombra? Quali metodi state usando per la realizzazione dei vari stralci? Come sono condotte le trattative con le ditte? Quali misure state progettando per l’ emergenza lavoro?  La risposta sta nelle future centrali annunciate dall’ assessore Panetto? State pensando anche a parlare con il territorio delle conseguenze di tali scelte, o lo farete solo a giochi chiusi? Esiste un piano turismo? Può essere Adria porta di un parco naturale che avrà al suo interno una centrale a carbone? 

La manifestazione “no coke” tenutasi ad Adria lo scorso 29 ottobre ha aperto in modo chiaro la questione di una progettualità del territorio vera con risposte e scelte chiare sul futuro che vogliamo costruirci in termine di salute e occupazione. Quali sono le considerazioni del sindaco e della giunta sulla vendita dell’ area di via Respighi? Quali sono le risposte alle domande competenti e puntuali di Lucio Cavallari? Qual è la situazione sociale ad Adria? Come pensa il comune di affrontare l’ emergenza di famiglie che non riescono a pagare mutui e affitti? 

Ci auguriamo che alcune di queste questioni, se non tutte, siano anche riproposte in consiglio comunale dai consiglieri di minoranza, perchè riteniamo siano argomenti che meritano una sede istituzionale opportuna, oltre i giornali e i blog. 

Pensiamo che l’ Adria Nuova della campagna elettorale necessiti di idee, progetti, slancio e competenze che ancora non abbiamo visto da parte dell’ attuale amministrazione. 

L’ appello all’ unità per avere il contributo di idee e forze di tutte le parti della società politica e civile rimane la nostra bandiera che vi inoltriamo e l’ unica via d’ uscita in un momento di crisi così grave e profondo. Aspettiamo fiduciosi le vostre risposte.

Omar Barbierato