mercoledì 30 marzo 2011

“Giovani e lavoro: opportunità dal territorio adriese”


Più che in altri momenti, oggi il lavoro è un’emergenza. E non solo nelle aree depresse del paese, ma anche in regioni come il Veneto che, in passato, aveva raggiunto quasi la piena occupazione.
Certamente i Comuni non possono creare direttamente posti di lavoro. Soprattutto in un periodo in cui i tagli progressivi dei trasferimenti di risorse li hanno messi sempre più in ginocchio costringendoli a contrarre gli organici.
Però le Amministrazioni comunali hanno l’obbligo di operare per creare le condizioni che favoriscono l’occupazione. E non solo con la predisposizione di aree per insediamenti artigianali, industriali e commerciali, ma accogliendo e orientando positivamente chi ha buone idee, mettendo in atto servizi alle imprese e favorendo lo sviluppo della cultura d’impresa. Una cultura pericolosamente carente nel nostro territorio che obbliga a non. rassegnarsi all’ordinaria amministrazione. La crisi economica che fa sentire sempre più il suo peso e che si manifesta con la crescente difficoltà dei giovani a trovare o a mantenere il lavoro, come pure per le donne e i disoccupati in età matura, impone un’attenzione particolare e uno sforzo straordinario dell’Amministrazione comunale in questa direzione. Ecco perché la Lista dei Cittadini “Impegno Comune” ha chiamato uno dei maggiori esperti a livello provinciale in campo economico, Alessandro Monini, direttore del CNA, a dialogare su questo argomento con i cittadini e con il candidato sindaco Leonardo Bonato. L’incontro si svolgerà Venerdì 1 Aprile alle ore 21.00 presso la Sala Conferenze dell’albergo Stella d’Italia e avrà per titolo: “Giovani e lavoro: opportunità dal territorio adriese”.
In questo modo Impegno Comune potrà arricchire le sue proposte programmatiche con indicazioni concrete da attuare nella prossima amministrazione comunale. L’incontro è aperto a tutti i cittadini anche di diverso orientamento, perché è intenzione di Impegno Comune costruire dei punti di convergenza che permettano di costruire una piattaforma comune fra le diverse liste in modo da favorire la operatività della giunta che uscirà dalle elezioni comunali.


Impegno Comune

lunedì 28 marzo 2011

Guerra e Pace

La legge bossi fini è inutile e dannosa sotto tutti i punti di vista. Non solo non serve per affrontare il problema ma ne crea uno economico. I primi a denunciarlo sono le forze dell’ ordine e i magistrati. Ogni persona che è riconosciuta clandestina viene denunciata e se non torna al suo paese deve essere processata. Pensate solo ai clandestini tunisini di questi giorni, ognuno di loro prima di essere riportato indietro dovrà subire un processo con un avvocato d’ufficio…..pensate ai costi.
Ci dimentichiamo facilmente che i nostri nonni sono stati clandestini a loro volta. E’ vergognoso invece che l’ unione europea si pronunci su tutto tranne che su un problema così cruciale. Il problema esiste e vale per chi riceve i clandestini da una parte e per i clandestini dall’ altra. Bisogna pensare a misure che permettano prima di tutto un aiuto e un coordinamento europeo di fronte a tali situazioni d’ emergenza. L’ Italia non può essere lasciata da sola. Le persone immigrate poi spesso desiderano raggiungere amici o familiari residenti in altri paesi d’ europa. L’Italia spesso è solo un punto di passaggio. Gli immigrati in Italia rappresentano una disgrazia quando rivendicano diritti di cittadinanza e sono invece ben accettati quando lavorano e contribuiscono al nostro pil o ai conti in rosso dell’ inps…….un mondo globalizzato dove la conoscenza di lingue e culture diventa fondamentale per esportare merci o tecnologia dovrebbe farci pensare. La possibilità di aiutare queste persone a tornare nel loro paese e costruire un’ attività potrebbe essere non solo un aiuto umanitario ma anche la possibilità di costruire ulteriori legami commerciali e imprenditoriali. L’ idea di bossi di riportare i clandestini indietro non serve a nulla, è come nascondere la polvere sotto il tappeto. Al di là che portare indietro queste persone ha un costo elevato comunque. Inoltre si parla sempre di lampedusa e del mar mediterraneo, ma al di là dell’ emergenza di questi giorni non si nomina mai la vera frontiera colabrodo a est, dove avviene non solo il passaggio di clandestini ma di merci illegali o contrabbandate. Ricordo infine che l’ amico Gheddafi aveva creato dei veri e propri campi d’ internamento dove i clandestini africani venivano rinchiusi contravvenendo a qualsiasi norma umanitaria e lasciati morire di fame e sete. Andava meglio così? Siamo diventati così disumani o possiamo aprire gli occhi e capire che al mondo ci stiamo tutti, e pretendere che i poltici affrontino veramente e seriamente i problemi?


Omar Barbierato

La Lista dei Cittadini “Impegno Comune” nei paesi del Comune

Impegno Comune, dopo la conferenza stampa di presentazione, ha messo in calendario una serie di iniziative per far conoscere le proprie indicazioni programmatiche e per raccogliere proposte dai cittadini dei diversi paesi del territorio comunale.
Molti sono i problemi vissuti dalle frazioni. In primo luogo la viabilità. Non parliamo solo della strada per Bellombra, del Traversagno, ridotta ad un percorso ad ostacoli, monumento al fallimento delle passate amministrazioni, ma anche dello stato pietoso di altre strade, dei pericoli derivanti dal passaggio di mezzi pesanti per i centri abitati o per strade inadatte.
Una maggiore attenzione va posta anche ai servizi pubblici, agli autobus che possono agevolare sia la frequenza della scuola da parte dei ragazzi sia il collegamento fra i paesi e il centro città. Sono da rendere praticabili e sicuri percorsi ciclabili che possono collegare le frazioni fra di loro e col centro: il nostro territorio possiede dei percorsi naturali, lungo gli argini dei canali, in strade secondarie, che senza grandi investimenti, possono offrire l’opportunità per itinerari non solo appetibili per i turisti ma anche salutari per sportivi e per quanti amano il contatto con la natura e l’uso della bicicletta.
I paesi poi hanno bisogno di vedere riconosciuta e valorizzata la loro identità, la loro specificità, non come fatto folkloristico, ma come possibilità di realizzazione dei loro abitanti. Servono perciò sia collegamenti telematici, come l’ADSL, sia luoghi di aggregazione per i giovani, gli adulti e gli anziani. Per superare forme di isolamento e di solitudine bisogna anche mettere in discussione eccessive chiusure che in passato non hanno permesso ai paesi di collaborare fra di loro e col centro città. Bisogna moltiplicare invece le occasioni per la messa in atto di iniziative convergenti, facendo un calendario delle feste patronali e delle manifestazioni che ponga su un piano di pari dignità quanto si svolge nei diversi insediamenti del comune, come è già stato fatto in qualche occasione.
Con questi obiettivi la Lista dei Cittadini “Impegno Comune” nella domenica 27 marzo ha realizzato una prima visita ai paesi di Adria Sud. Poi saranno effettuati incontri specifici nelle frazioni in cui sarà possibile approfondire i problemi del singolo paese e dove tutti i cittadini sono invitati a partecipare: Sabato 2 Aprile alle ore 18,00   Bottrighe presso le Scuole rosse, domenica 3 Aprile alle ore 11,30 Bellombra presso il Centro civico, giovedì 7 Aprile alle ore 21,00  Cavanella presso le Scuole elementari. Domenica 10 aprile ore 11 Mazzorno presso la Vidara con pranzo sociale.

Nicola Montani

giovedì 24 marzo 2011

Campagna elettorale

Inizia il tour della lista Impegno Comune per Adria e per le sue frazioni, di seguito elenco le date dei giorni già stabiliti per ogni iniziativa, vi aspettiamo numerosi e partecipi.

Domenica 27 lista civica visita tutte le frazioni sud con volantinaggio e pubblicizzazione eventi.

Venerdì 1 Aprile h: 21,00  incontro con Monini (CNA) da definire la sede dell'incontro

Sabato 2 Aprile h: 18,00   Bottrighe c/o scuole rosse

Domenica 3 Aprile h:11,30 Bellombra c/o centro civico

Giovedì 7 Aprile h: 21,00  Cavanella c/o scuole elementari

Domenica 10 aprile h: 11 Mazzorno c/o ristorante "La Vidara", a seguire pranzo di tutta la lista con amici e simpatizzanti (per adesioni contattare lo staff)

mercoledì 23 marzo 2011

Presentazione e sintesi del Programma - Lista di Cittadini IMPEGNO COMUNE

-         La proposta di chiamare la Lista “Impegno Comune” nasce dalla convinzione che molti problemi di Adria derivino dalle troppe divisioni e contrapposizioni tra partiti e nei partiti.
-         Siamo una Lista di Cittadini “IMPEGNO COMUNE” in cui ci sono ex-Pd ma anche e sempre più persone che non hanno questa provenienza politica;
-         Siamo scesi in campo in un momento in cui il Centro-sinistra, in cui la maggior parte di noi si riconosce, era paralizzato da veti incrociati, con logiche personalistiche, col rischio di riprodurre gli schieramenti del 2009 e ripetere il medesimo risultato deludente.
-         Ora, forse anche per la nostra azione, la situazione si è fatta più aperta e ci sono le condizioni per una grande alleanza di forze popolari.
-         Non per questo sono venute meno le motivazioni di chi non si sente rappresentato da queste forze politiche poco permeabili per chi desidera un rinnovamento della classe dirigente di Adria, un nuovo modo di governare, una convergenza su obiettivi condivisi, un “Impegno comune” che individui nei diversi programmi ciò che unisce nell’interesse della città.
-         Noi abbiamo l’ambizione di rappresentare quei cittadini che sarebbero tentati dal qualunquismo, dal non voto o da un voto puramente casuale; cittadini che amano Adria, si spendono nel volontariato e nelle tante iniziative associazionistiche (sport, arte, musica, cultura, lavoro…) ma non vogliono sottostare alle obbedienze di partito o ai padrini padroni;
-         Anche quei cittadini che dopo aver creduto in Bobo ora sono delusi dalla incapacità a governare la cosa pubblica e a gestire la sua coalizione;
-         Cosa faremo adesso? Siamo pronti a presentare un nostro candidato a sindaco, non ci mancano persone all’altezza del compito per competenza ed esperienza. Se riceveremo proposte serie e convincenti, le esamineremo e siamo disponibili ad alleanze con obiettivi chiari;
-         I nostri obiettivi prioritari che mettiamo a confronto con quelli delle altre Liste, e presenteremo in una pubblica assemblea, sono: il Comune deve operare perché si creino occasioni di lavoro per i giovani, le donne, i disoccupati (rapporto scuola superiore – mondo del lavoro, sostegno alla cultura d’impresa, sostegno alla cooperazione e al terzo settore…), valorizzare una agricoltura di qualità, fare di Adria una comunità accogliente e solidale, incarichi politici gratuiti (il più possibile) e temporanei, difendere e promuovere l’identità (l’autonomia e il ruolo in ambito provinciale) e l’immagine della città (evitando restauri che stravolgano la sua fisionomia), sviluppare collegamenti con gli altri comuni del Delta (consorzio di Comuni), valorizzando le specificità dei diversi territori, anche per potenziare la capacità di attrazione turistica (Parco del Delta, Museo Archeologico Nazionale, Adria Paleocristiana, turismo fluviale…), creazione di una Fondazione “Adria – Delta Cultura” che gestisca grandi eventi in collaborazione con le istituzioni culturali esistenti, favorire la collaborazione fra le realtà associative del centro e dei paesi, ridare grande significato alla partecipazione dei cittadini tramite le consulte e forme di consultazione moderna on line, sostenere migliorare i collegamenti dei mezzi pubblici con le realtà urbane, la Nogara-mare partendo da Adria. .


-         La nostra indicazione è per l’ing. Leonardo Bonato, persona molto nota e stimata in città che si è impegnata più nella professione e nella scuola che non nella attività politica, anche se ha sempre seguito e conosce da vicino i problemi amministrativi del Comune;

mercoledì 16 marzo 2011

Conferenza Stampa


Qualche tempo fa chiudevo un intervento sulla stampa, sottolineando la necessità di “curare” una politica malata e inquinata dai personalismi e da tutte quelle pratiche che privilegiano il piccolo interesse di bottega..
Il nostro Impegno Comune è stato, è e continuerà ad essere il contributo di cittadini disposti anche ad azioni forti pur di orientare l’ago della bussola verso l’unica vera stella polare: il bene comune.
La nostra storia personale parla per noi: è una storia fatta di impegno nel e per il volontariato, a favore della solidarietà, a sostegno di uno sviluppo compatibile ed equilibrato. La nostra  forza è la libertà di giudizio su tutto ciò che consentirà di far uscire Adria dall’isolamento, rilanciando  il suo ruolo di guida all’interno di un territorio più vasto che va difeso e valorizzato.
La nostra linearità è forse un’anomalia per chi è abituato a zigzagare o a vedere tatticismi anche dove non ci sono. Per questo invitiamo ad individuare nel richiamo al codice etico, indicato a suo tempo dal prof. Lodo, la volontà di porre in primo piano l’equità, la legalità, la trasparenza, piuttosto che vedervi fantomatiche quanto inesistenti intese con una particolare area politica.
Giovedì alle ore 11.00 ci presenteremo con una conferenza stampa indetta presso il Bar Centrale di Adria;  sarà l’occasione per verificare se l’azione fatta fin qui avrà finalmente contribuito a chiarire il panorama politico adriese  e se le nostre proposte avranno suscitato interesse e volontà di condivisione.  La scelta del 17 marzo non è casuale, ma è una risposta a chi considera  il tricolore come un simbolo di parte e a chi prende le distanze  dall’inno nazionale.  Ogni occasione deve essere colta per reagire all’affievolirsi della tensione storico politica accompagnata da un revisionismo strisciante che tende a cancellare le ragioni della nascita dello Stato unitario dopo il periodo risorgimentale così come quella della sua rinascita dopo la Resistenza.

Leonardo Bonato

Energia e Ambiente


Vediamo in queste ore il dramma che sta vivendo il Giappone e la sua gente dopo il tremendo terremoto che l'ha colpito nei giorni scorsi. Dramma che sta diventando minuto dopo minuto una tragedia che coinvolge non solo il popolo nipponico, ma anche il resto del mondo; la situazione a Fukushima è infatti sull'orlo della catastrofe e noi stiamo ancora dibattendo sul nucleare sì o nucleare no. Penso che una risposta sia già stata data qualche anno fa con il referendum, ora sentire parlare i vari politicanti che tutto d'un tratto diventano esperti di energia, ieri lo erano di giustizia, domani lo saranno di ambiente fa ridere, se non piangere. Il dramma Giapponese può davvero diventare un dramma mondiale, e noi cosa possiamo fare di fronte a tutto questo?  Intanto  è  giusto esprimere la solidarietà al popolo giapponese, secondo, sarebbe l'occasione finalmente per esprimere una posizione chiara  sul tema energia e ambiente. Tutti siamo consapevoli di quanto il nostro territoro” abbia già dato”  alla produzione energetica nazionale. Ci si chiede di continuare a dare ma non si può andare avanti così.  Per questo è da scongiurare il rischio di una centrale nucleare  a 30 km da Adria!  Inoltre  decisioni ormai prese, anche con il bene placito di chi invece avrebbe dovuto difendere con maggior convinzione e tenacia le prospettive di un concreto sviluppo legato alla valorizzazone  del teritorio, devono essere vincolate a impegni precisi e rigorosi. Lo sforzo che stiamo facendo, il prezzo che pagheremo  con la riconversione a carbone della centrale di Polesine Camerini non  dovrà  essere  ripagato solo in termini di lavoro e cioè creando opportunità occupazionali per i residenti della zona, ma soprattutto in termini ambientali. I frutti e gli introiti derivanti dalla centrale siano destinati al territorio, alla valorizzazione dell'ambiente, ai lavori tipici della zona, al turismo,  magari con  incentivi sull’utilizzo razionale e compatibile di forme di energia alternativa, cosìcche quando la centrale cesserà di vivere, non avremo bisogno di nove riconversioni o chissà  cos’altro! Insomma che i frutti di questo sforzo possano essere il volano non solo per arricchire chi "gode" della centrale, ma anche chi la centrale la subisce, e sarebbe bello che tutto il centrosinistra unito alzasse forte la voce in questo senso, senza se e senza ma.  Anche per questo serve un Impegno Comune: per vigilare  affinchè non si facciano scelte a vantaggo di pochi e a scapito di tutti gli altri! 

Nicola Montani

martedì 15 marzo 2011

Sono rimasta meravigliata


Sono rimasta meravigliata e nello stesso tempo divertita dalle parole espresse dalla sedicente candidato del PD (finalmente uscito allo scoperto) in riferimento alla sua intervista uscita il giorno 10 marzo su “Rovigo oggi” ; quando ha polemizzato sulla decisione di alcuni iscritti del PD di sospendersi definendoli 4 gatti.
Forse non ha grandi conoscenze del mondo animale… ( ad esclusione forse  dei camaleonti e della loro caratteristica principale: quella di trasformarsi in qualsiasi cosa pur di “rimanere con il proprio posteriore strettamente incollati sulla sedia) ma lo sa che i gatti  hanno7 vite? Direi incoraggiante la sua affermazione certo che se è così “ Impegno Comune” ne farà di strada!
La suddetta sarà in grado di spiegare agli elettori adriesi che velleità protagonistiche l’anno fatta stare in bilico e minacciare sino alla fine di candidarsi con la lega, qualora non fosse stata il candidato del  PD – alla faccia del protagonismo e del trasformismo!
Alcuni giorni fa, tanto per rimanere sul tema “gatti”, ho letto la storia commovente di quel gattino che ha percorso 15 km per ritrovare la sua prima famiglia, però…il gatto si “affeziona” e perché mi chiedo questi 4 gatti che sono 4, 5, 6….e un bel po’ di più hanno deciso di cambiare rotta? Non credo sia stato facile cambiare strada, credo invece sia stata  una scelta dolorosa, pensata e ripensata.
Hanno deciso di partire e di camminare, camminare da soli ma non da soli perché per strada hanno e stanno incontrando tante persone, tra queste ci sono anch’io e  se anche la ‘strada’ è tanta, faticosa e qualche rischio di inciampare esiste, perchè lo abbiamo messo in conto non siamo così sprovveduti ,siamo forti perché  ci crediamo e andiamo ben oltre la solita retorica. Molte cose sane  e importanti ci caratterizzano  ci accomunano però tutti, cose che la gente comune vuole apprezza , stanca delle solite chiacchiere della solita politica che predica bene e razzola male, LA CREDIBILITA’, L’IMPEGNO DISINTERESSATO, LA  PROVENIENZA DALLA SOCIETA’ COMUNE, LA VOGLIA DI CAMBIARE ARIA , LA TRASPARENZA, LA VISIONE PROSPETTICA PER UN FUTURO MIGLIORE E POSSIBILE, caratteristiche che nei partiti tradizionali, mastodonti ingessati da logiche spartitorie e di bottega non riescono più a garantire.
E allora mi permetto di ricordare un pezzetto di una canzone che faceva più o meno così “ Eravamo 4 amici al bar che volevano cambiare il mondo….” e noi, aggiungo, “…. che volevano cambiare Adria” e aggiungo ancora, e vista loro credibilità più di qualcuno avrà delle sonore sorprese
Utopia? Lasciamo agli elettori decidere.

Una sostenitrice di Impegno Comune

venerdì 11 marzo 2011

Impegno Comune per Temporaneità e Gratuità

La prossima campagna elettorale non dovrà essere il festival degli sprechi e delle spese folli, sarebbe penoso e scandaloso assistere a una corsa continua al rilancio nello spiegamento di mezzi e risorse in stridente contrasto col periodo difficile che stiamo vivendo. Questo è al tempo stesso un auspicio e un appello rivolto  a tutte le forze politiche che scenderanno in lizza nelle amministrative per Adria.
La campagna elettorale della Lista dei cittadini “Impegno Comune” sarà sicuramente improntata alla sobrietà, rifiutando, in un momento di crisi economica che colpisce molte famiglie e blocca lo sviluppo, una politica dell’immagine i cui costi gravano più o meno direttamente su tutti noi.
Se si vuole veramente tradurre in pratica una convinzione diffusa nell’opinione pubblica quale la necessità di ridurre i costi della politica occorre cominciare da qui, cominciare da subito. E cominciare dal basso. Per questo se è doveroso anche solo indicare la necessità di  diminuire drasticamente numero e stipendi di parlamentari e consiglieri regionali, è obbligatorio, a livello locale,  agire per ridurre concretamente i costi degli organismi politici e dei consigli di amministrazione di tutti i cosiddetti enti di secondo grado.
“Impegno Comune”  farà valere sempre i concetti di gratuità e temporaneità degli incarichi amministrativi. La quota parte di indennità di carica  superflua rispetto allo stretto necessario dovrà essere devoluta a un fondo a sostegno delle famiglie colpite più pesantemente dalla crisi in atto. E’ da evitare, inoltre, la concentrazione delle cariche, così come il permanere a lungo delle stesse persone sulla stessa scena politico-amministrativa. Questo lo diciamo non perché vogliamo essere i primi della classe, ma perché siamo convinti che tutti potrebbero condividere questi principi scongiurando il rischio di un pericoloso qualunquismo che allontana i cittadini dai propri rappresentanti.
La nostra Lista “Impegno Comune”, oltre a ispirarsi ai principi, ai valori della Costituzione Repubblicana, impegna i propri candidati al rispetto del “Codice etico europeo dei candidati e degli eletti”. Adotta, quindi, i criteri già indicati dal prof. Antonio Lodo per la scelta dei candidati: credibilità personale, disinteresse personale, etica pubblica concretamente vissuta.
Le scelta e gli impegni presi in campagna elettorale saranno verificati in assemblee periodiche.
Tutto questo è la base di partenza per costruire qualcosa di buono, qualcosa di positivo e per convincere i tanti cittadini disillusi che vale la pena riprovarci, continuando ad avere Adria nel cuore. Questo deve essere il nostro Impegno Comune.

Leonardo Bonato

giovedì 10 marzo 2011

Impegno Comune


Per risollevare le sorti  della nostra città è necessario un “Impegno Comune”. Questo è il nome che rappresenta chi sostiene l’iniziativa degli autosospesi, oggi dimissionari del PD che è aperta a tutti i cittadini che hanno a cuore il bene di Adria per rilanciarla, con orgoglio, e scongiurarne il declino.
La nostra città è stanca di chi per consolidare il proprio potere e la propria carriera pensa che tutto il mondo ruoti attorno a sé, facendo passare in secondo piano gli interessi della collettività.
E’ stanca di burattini e di burattinai, di padroni e di padrini, che da Venezia, da Rovigo e da Porto Viro vogliono comandare sul nostro Comune per indebolirlo.
Non può rappresentare il nuovo chi ha già fallito per l’incapacità di gestire una coalizione o chi vuole rientrare in amministrazione con spirito di rivincita più che con spirito di servizio alla collettività.
Alcuni di noi hanno cercato di lavorare all’interno dei partiti in molti abbiamo vissuto la delusione del popolo delle primarie e abbiamo constatato come in questo momento i partiti, persi in beghe interne, siano impermeabili alle richieste di rinnovamento e di vera attenzione  verso la società civile. La società civile adriese, che  ha dimostrato la sua vivacità  portando avanti i valori della  comunità anche in questi mesi di commissariamento.
Le elezioni per il Comune di Adria sono elezioni amministrative e non politiche, noi non ci collochiamo tra gli avversari del centrosinistra e non saremo noi a favorire la destra leghista o berlusconiana, che alimenta gli scontri e l’intolleranza.
Rispettiamo chi ha altre opinioni e chiediamo rispetto per chi condivide il nostro tentativo di dare rappresentanza a quanti non si sentono rappresentati da queste forze politiche.
Noi non ci rassegniamo, infatti, al qualunquismo di chi rifiuta l’impegno politico e si ritira nel privato e pur non nascondendoci le difficoltà di una scelta senza protettori e giocata in prima persona crediamo che, in questo momento, questa sia la strada giusta.
Per questo ci rivolgiamo a tutti i cittadini liberi  che sono disponibili  a dare il loro contributo da protagonisti per un governo del Comune che persegua   uno sviluppo a vantaggio di tutti, fondato sulla giustizia e sulla solidarietà.
 Un IMPEGNO COMUNE, quindi, gettando il cuore oltre ogni ostacolo.