lunedì 27 febbraio 2012

Sanità


La cronaca di questi giorni riporta l’ attenzione dei cittadini sullo situazione della sanità.
E’ con legittima preoccupazione che il movimento Impegno Comune chiede al dottor Giuseppe Dal Ben qual è lo stato dell’ arte ad Adria? Sono presenti anche da noi i problemi di congestionamento del pronto soccorso come in altre realtà italiane? Esistono soluzioni o sperimentazioni per affrontare il problema? Qual è il tempo medio per un paziente per trovare un letto in caso di ricovero? Quali effetti sul personale hanno prodotto i tagli lineari dell’ ultimo governo Berlusconi? Gli operatori sono messi in condizione di offrire un servizio adeguato ai degenti? Quale futuro per la nostra U.L.S.S.? E’ vero che il nostro sindaco vedrebbe bene un accorpamento con Chioggia? Quali sono le motivazioni di questa preferenza?

Omar Barbierato

RAPPRESENTANZA DEI MIGRANTI IN CONSIGLIO COMUNALE


La proposta di Impegno Comune di affiancare in Consiglio Comunale a chi ha diritto di voto un rappresentante dei migranti con diritto di parola ha suscitato reazioni diverse.

Il sindaco ha riconosciuto che è un argomento da affrontare, ma non ora, perché ci sono già altri problemi. Questo, però, non è un problema, ma un’opportunità di crescita e arricchimento sociale “a costo zero” che farebbe riconoscere Adria come città all’avanguardia per aperture e pluralismo da parte dei cittadini dei comuni vicini che, invece, oggi, ci chiedono, ironicamente, se i primi pensieri dei nostri amministratori siano  rivolti ai cigni del Canalbianco. 

C’è anche chi ha etichettato la nostra idea come demagogica e moralistica,  riproponendo lo schema logoro del “noi a casa nostra” da una parte, “gli altri che cancellano la nostra identità” dall’altra.
Proprio queste obiezioni dimostrano la validità della proposta che intende promuovere la coesione attraverso la partecipazione e la conoscenza reciproca, perché la diffidenza e la discriminazione sono sempre figlie dell’ignoranza. 

Si tratta di garantire la dignità e il diritto di esprimersi di persone che vivono nel nostro territorio, ma che non hanno il diritto di voto: è evidente che non c’è alcuna convenienza elettorale in tutto questo, anzi siamo convinti che le forze politiche in genere siano restie ad affrontare l’argomento per il timore di perdere voti. Chi ha un ruolo politico, però, deve assumersi la responsabilità di guida e indirizzo, pensando alle prossime generazioni più che alle prossime elezioni. 

Allora ci chiediamo: perché non c’è stato alcun intervento da parte delle opposizioni consigliari e delle altre forze non rappresentate in Consiglio Comunale? Ci piacerebbe ascoltare la loro opinione in merito alla nostra proposta e auspichiamo che qualche consigliere la faccia propria e la porti in Consiglio Comunale.

Leonardo Bonato

martedì 21 febbraio 2012

I TEMPI SONO MATURI

In questi giorni in tutta Italia si sta terminando la raccolta di firme su due proposte di legge di iniziativa popolare, una per il diritto di cittadinanza italiana a tutti i bambini che nascono e studiano nel nostro paese (l’importante è che i genitori siano residenti in Italia da almeno cinque anni), la seconda per dare la possibilità di voto amministrativo agli stranieri residenti nel comune da più di cinque anni, che lavorino e senza pendenze penali.

Impegno Comune, da sempre in primo piano per i diritti delle minoranze, ha partecipato attivamente alla raccolta delle firme necessarie per la presentazione di questa proposta di legge.
In attesa che gli organi competenti esaminino la proposta e che compia il suo percorso legislativo la nostra Lista Civica vuole spingersi oltre: proponiamo che anche il Comune di Adria dia voce alle problematiche degli immigrati.

I tempi sono maturi per favorire i processi d’integrazione sociale, culturale ed economica tra i migranti e la comunità Adriese e per far ciò è indispensabile avere una conoscenza adeguata del fenomeno. Per questo proponiamo l’elezione di un rappresentante, scelto dagli stessi migranti, con la carica di “consigliere comunale aggiunto all’immigrazione”.

L’integrazione passa attraverso l’osservanza delle regole collettive e non c’è modo migliore della partecipazione alla vita comunitaria, anche se in modo non attivo, come è il consigliere aggiunto, che non ha diritto di voto, ma diventa portavoce e recettore per i migranti.


Ugo Meneghini

venerdì 17 febbraio 2012

Centrale a biomasse di Cavanella Po

Giovedì 16 Febbraio, presso la sala civica di Cavanella Po, si è tenuto l’ incontro pubblico nel quale la giunta e responsabili tecnici della società SIE hanno presentato il progetto di una centrale a biomasse funzionante con i gusci delle noci di cocco di palma.
Dopo i primi interventi dei rappresentanti della giunta e del presidente degli industriali di Rovigo è iniziata la relazione tecnica vera e propria.

Il movimento Impegno Comune sente il dovere di sottolineare gli aspetti negativi del progetto in questione e della serata.
Secondo noi il dato di partenza per l’ amministrazione comunale di fronte a queste proposte imprenditoriali deve essere l’ analisi dello stato dell’ arte del nostro territorio, che purtroppo per la qualità dell’ aria è già oggi una delle zone più inquinate d’ Europa.
Per questo motivo lanciamo un appello accorato al sindaco e alla giunta di cercare le sedi appropriate e partner all’ interno della conferenza dei sindaci, per chiedere un progetto energetico regionale che tenga conto dell’ effettivo fabbisogno energetico e della salute dei cittadini.
Progetti simili a quello di Cavanella infatti, stanno proliferando non solo  nel nostro comune ma anche in quelli limitrofi, indipendentemente dal colore politico dell’ amministrazione, in quanto le norme vigenti assicurano vantaggiosi incentivi statali che spiegano gli investimenti proposti. Si parla molto di specificità del Polesine nel Consiglio Regionale in questi giorni, quando il grado d’ inquinamento dovrebbe essere tenuto in considerazione come una nostra dolorosa e grave caratteristica per chi si ammala alle vie respiratorie, e dal punto di vista economico, per il sistema sanitario e previdenziale).

I relatori dell’ impresa hanno ammesso che l’ operazione descritta si sostiene economicamente essenzialmente sui sopra citati incentivi statali previsti (i soldi vengono trattenuti dalle nostre bollette energetiche) in quanto il costo della materia prima, il trasporto ( 25 giorni circa di viaggio su navi container, più i viaggi su tir o bettoline in Indonesia e in Italia) non sono giustificati dal bassissimo rendimento energetico dell’ impianto ( inferiore al 20 %).
Molte lacune sono emerse sia dalla relazione tecnica che da quella dell’ assessore all’ energia del Comune di Adria, Panetto, che per giustificare a suo avviso la necessità di impianti come questo si è dimenticato, fogli alla mano, di dire che la potenza energetica disponibile in Italia è molto maggiore rispetto al fabbisogno nazionale, e che esistono precise giustificazioni di ordine economico all’ energia acquistata all’ estero, ad esempio dalla Francia.
Gli stessi tecnici a domande precise dei presenti, cittadini e rappresentanti di IDV, PD, 5 Stelle e Impegno Comune, hanno dovuto rettificare più volte la valutazione di incidenza ambientale presentata in Regione. Nella parte finale della stessa ad esempio sia sui dati relativi all’ inquinamento acustico che a quello dell’ aria, avevano scritto che << sembrano accettabili….>> ( a chi? come?); la certificazione della materia prima avverrà esclusivamente all’ atto della partenza dall’ Indonesia, e non come erroneamente scritto, all’ arrivo alla dogana di Ravenna; non è chiaro il numero, i tempi e il tipo di posti di lavoro che si vogliono realizzare nelle 4 fasi progettuali previste, con il rischio di non vedere realizzarsi le 35 nuove assunzioni sbandierate a mezzo stampa qualche settimana fa dalla nostra amministrazione; non è stato negato il fatto che in un prossimo futuro la centrale potrebbe essere usata ad esempio come inceneritore data la tecnologia a griglia utilizzata; non si è tenuto assolutamente conto della CO2 prodotta dal viaggio infinito che la materia prima deve fare per arrivare a destinazione.

Per tutti questi motivi Impegno Comune chiede all’ amministrazione comunale di tornare sui propri passi, e di studiare insieme all’ opposizione consigliare e alla cittadinanza, alternative per attirare investimenti idonei alle nostre  specificità che tengano conto seriamente dell’ esigenza ineludibile di salute e lavoro che il nostro territorio grida a gran voce. Il nervosismo che in alcuni momenti ha reso l’ incontro poco comprensibile per i presenti secondo noi si è manifestato in primis per la mancata condivisione da parte dell’ amministrazione, che ha chiamato la comunità solo al passo finale della presentazione tecnica, quando sarebbe stato doveroso organizzare per tempo un consiglio comunale aperto sull’ opportunità, e poi per ragioni tecniche comunque importanti in un tale contesto: la mancanza di un moderatore che sapesse dare i tempi degli interventi e chiudere inutili polemiche tra i presenti in sala, e un adeguato sistema d’ amplificazione (un microfono).

Omar Barbierato

giovedì 16 febbraio 2012

IMPEGNO COMUNE PER SCUOLA E “NOGARA - MARE”

Con soddisfazione abbiamo riscontrato il pronto interessamento del consigliere provinciale Rigoni in seguito alle nostre segnalazioni sulla necessità di intervenire nella manutenzione degli istituti scolastici adriesi. 

L’argomento è stato ripreso anche da un esponente di una lista che sostiene la giunta Barbujani a dimostrazione del fatto che Impegno Comune è riconosciuto come un movimento politico che vigila, propone e stimola iniziative che possono portare reali benefici alla città. 

Abbiamo gettato un piccolo sasso nello stagno, ora attendiamo che i buoni propositi si traducano in azioni e cioè che la Provincia realizzi le opere concordemente ritenute necessarie e che l’Amministrazione Comunale promuova con decisione il Polo Scolastico Adriese, chiedendo pari dignità e la stessa attenzione riservata a quello rodigino. 

Cogliamo l’occasione per riformulare la proposta di pensare a un Piano di Offerta Formativa su scala comunale attraverso il quale la città arricchisca, integri e coordini gli sforzi dei singoli istituti per dare un servizio sempre migliore e richiamando così, in nome della qualità e dell’accoglienza, gli studenti di un territorio più vasto.

E’ sempre più evidente, infatti, che oggi più che mai  bisogna   anticipare   ogni      rischio       di ridimensionamento della nostra realtà fronteggiandolo da un lato con la programmazione, dall’altro pretendendo rispetto e attenzione per la nostra città.

E a proposito di rispetto degli impegni presi, chiediamo a tutti i nostri rappresentanti locali, provinciali, regionali, indipendentemente dall’appartenenza politica, di vigilare e rendere conto affinché l’iter procedurale dell’appalto per la “Nogara - Mare” rispetti l’impegno assunto di iniziare le opere stradali con cantieri nel territorio adriese. Solo così potremo scongiurare il rischio che si ripeta ciò che è già successo con la Transpolesana: ad est di Rovigo il nulla.

Come per le scuole anche su questo argomento ci piacerebbe ascoltare qualche parola rassicurante, ma soprattutto ci piacerebbe avere qualche conferma concreta.

Leonardo Bonato

lunedì 6 febbraio 2012

SI INVESTA NELLA MANUTENZIONE DEGLI ISTITUTI SCOLASTICI SUPERIORI ADRIESI

Il rigore invocato più volte da “Impegno Comune” nella gestione delle risorse pubbliche è un appello al buon senso e non corrisponde né al taglio indiscriminato delle spese né all’azzeramento di ogni tipo di investimento in opere utili alla comunità.

Anzi, spendere bene, secondo il principio del “buon padre di famiglia”,  spesso significa risolvere problemi oggi per risparmiare domani, evitando così futuri aggravi. Le manutenzioni e gli interventi di miglioramento e tutela del patrimonio pubblico per garantirne la fruibilità evitano, infatti, che la trascuratezza prolungata provochi danni riparabili solo con interventi drastici e molto più costosi.

A questo proposito vorrei richiamare l’attenzione dei rappresentanti delle istituzioni e delle amministrazioni locali su alcune sedi di istituti scolastici adriesi. Mi riferisco agli istituti delle “superiori”, le scuole medie di secondo grado, le cui strutture sono di competenza della Provincia, che dovrebbe essere maggiormente sollecitata da un’Amministrazione Comunale che si vorrebbe in prima fila a fianco dei Dirigenti Scolastici nel difendere il prestigio della città quale polo scolastico promuovendo e pretendendo il decoro dei suoi edifici.

Faccio solo alcuni esempi. Le facciate della sede centrale della “Ragioneria”, in particolare quelle esposte a nord e ad est sono in uno stato pietoso: tinteggiature dilavate e intonaco scrostato e distaccato a causa dell’umidità e del gelo, con la conseguenza che risultano scoperti e alla mercé degli agenti atmosferici non solo gli elementi di laterizio, ma persino le armature dei cordoli dei solai. Potrei citare anche lo stato della palestra della stessa sede del “Maddalena” per la quale si può dire dell’inadeguatezza, per usare un eufemismo, dei servizi igienici e dei serramenti.

L’elenco potrebbe proseguire parlando dello stato dell’aula magna del Liceo Classico presso la sede del “Badini” o della situazione degli ambienti all’interno dello stesso Liceo Bocchi dove tinteggiature e manutenzioni di serramenti e infissi sarebbero solo i primi interventi necessari per un rinnovamento dei locali che invece denunciano per intero l’età dell’edificio, con i suoi “acciacchi” e le sue carenze.

Si tratta non solo del decoro di scuole che da anni sono il punto di riferimento della formazione dei giovani del Delta e di parte delle province vicine, ma anche dell’attenzione verso luoghi che, ospitando i ragazzi, dovrebbero dar loro l’esempio della considerazione che le istituzioni riservano ai cittadini, garantendo ambienti confortevoli, salubri e sicuri. In un periodo dell’anno in cui si sta ragionando di bilanci è opportuno, quindi, che l’Amministrazione Provinciale, magari con lo stimolo di chi siede in Consiglio, passi dalle promesse alle risposte concrete e si faccia carico di interventi che non sono più procrastinabili, investendo decisamente nelle opere di manutenzione delle strutture scolastiche adriesi.

Leonardo Bonato

venerdì 3 febbraio 2012

Neve

Sono passati i primi giorni di neve, a dir la verità non così tanta; abbiamo seguito le comunicazioni del sindaco e dell’ assessore Simoni sui social network, e abbiamo visto i risultati che ci lasciano ancora un dubbio.

L’ impressione è che l’ impegno e la volontà di chi ha lavorato materialmente ci sia stato, ma che la macchina organizzativa, nonostante le esperienze precesse, sia lontana dall’ aver capito cosa fare, come e quando.

Chiediamo dunque se esista un  piano per l’ emergenza neve nel quale ogni persona sa già cosa deve fare e con quali priorità. Potrebbe essere un idea quella di individuare nelle frazioni e nei quartieri un gruppo di persone organizzate, con un minimo di mezzi e materiali, che possano fare un primo intervento mentre si aspettano i mezzi del comune?

Ancora oggi diverse strade interne sono coperte di neve e ghiaccio, ma la cosa più preoccupante è lo stato dei marciapiedi coperti di ghiaccio, che costringono i pedoni a deambulare sulla carreggiata con i rischi connessi. E’ vero che anche i cittadini in possibilità hanno l’ obbligo di pulire il marciapiede difronte alla propria abitazione, ma rimane comunque il problema di dove mettere la neve spalata, con il possibile risultato di creare nuovi ingombri per chi deve muoversi a piedi all’ interno della nostra comunità.

Come è stata valutata l’ordinanza di chiusura delle scuole, che ha costretto i genitori dei bimbi più piccoli a correre per andarli a prendere in anticipo alle 14. E’ stata una decisione che ha messo in difficoltà più famiglie che in quel momento erano al lavoro o impegnate in altri appuntamenti.

Un altro quesito ci preme, perchè l’ assessore Simoni ha detto che il comune ha fatto uso del sistema dei voucher, che serve per indirizzare lavori socialmente utili a persone che abbiano perso il lavoro. E’ l’ unico sistema adottato dal comune di Adria per le persone in difficoltà? Esiste una graduatoria pubblica, qual è la commissione che riceve ed esamina le domande pervenute? Un ultimissima, ma importante domanda; ci è stato segnalato che  nel recente passato si sono presentate delle gravissime limitazioni all’ utilizzo di questo strumento per alcuni ragazzi con precedenti penali, vi risulta? Si tratterebbe di  una cosa due volte  imbarazzante e deplorevole, uno non è presente nel bando ,in modo corretto, la condizione di non avere avuto problemi con la legge, secondo il mezzo del voucher rappresenta proprio un aiuto per un possibile  reinserimento nel lavoro e nella vita civile.

Attendiamo fiduciosi risposte dalla nostra amministrazione.

Omar Barbierato