domenica 12 dicembre 2010

"QUESTE SONO LE RIFLESSIONI CHE HANNO INNERVOSITO IL CENTRODESTRA ADRIESE".


Ci si avvicina alle elezioni, anche se ancora lontane, e si ripensa alle ultime esperienze amministrative che Adria ha vissuto.Se si dovesse fare un confronto tra le due ultime amministrazioni della città, la giunta espressione del centrosinistra e la giunta espressione del centrodestra, non ci sarebbe partita: prevarrebbe nettamente la prima.
E il risultato si otterrebbe anche senza porre sui piatti della bilancia il prestigio personale e la levatura culturale dei loro massimi rappresentanti. La giunta Lodo ha senz’altro saputo esprimere in maggior misura slancio, determinazione, progettualità tant’è che la successiva giunta Barbujani ha vissuto di rendita su parecchi dei progetti avviati da quell’esperienza amministrativa.
Non entro nel merito se quella giunta abbia potuto esprimere al meglio le sue potenzialità, ma mi limito ad osservare che, mentre c’è chi a destra esalta il nulla, purtroppo nel centrosinistra si tende, a tutti i livelli, a minimizzare  i risultati raggiunti, quasi disconoscendoli, si esprimono giudizi affrettati e ci si sofferma sui distinguo, piuttosto che approfondire ciò che unisce e accomuna.
Occorre, invece, guardare avanti  e creare i presupposti per una vera alleanza tra i cittadini attorno a un’idea chiara e semplice: la politica come servizio capace di promuovere il bene della collettività. Da questo punto di vista è utilissimo trovare una base comune di ragionamento che trasferisca in proposte concrete anche quel moto di indignazione che ci sale dentro quando sentiamo o leggiamo di privilegi, di disprezzo delle regole, di indennità economiche attribuite a questo o quel personaggio a fronte del lavoro volontario gratuito di tantissimi cittadini che, invece, spesso non si sentono rivolgere neanche un “grazie”.
Questi temi, che insieme a tanti altri sono contenuti nel “Manifesto per il Partito Democratico di Adria”, approvato alcuni mesi or sono, possono essere una buona base per il dialogo con le altre forze politiche. In particolare i concetti di “gratuità” e “temporaneità”, ma anche di trasparenza e imparzialità nell’azione amministrativa in esso ben precisati possono, ad esempio, coerentemente sovrapporsi alle proposte che lo stesso prof. Lodo ha fatto recentemente.
Mi auguro che tante siano le liste che si presenteranno alle prossime elezioni facendo propri questi principi perché non sono né idealisti, né demagogici, come qualcuno potrebbe pensare, ma interpretando l’esigenza di una politica vicino alla sensibilità dei cittadini, potrebbero contribuire a scongiurare il rischio sempre più reale di un massiccio astensionismo.
 Adria, 09/12/2010
Leonardo Bonato