giovedì 24 maggio 2012

Incontro autorità

Lunedì 28 Maggio il coordinamento del Comitato della Salute per il Delta è stato invitato ad un incontro con la presidente della Conferenza dei Sindaci Marina Bovolenta, e col Direttore generale dell’ ULSS 19 Giuseppe Dal Ben. 

Il Comitato è nato per difendere il diritto alla salute dei cittadini del Delta, ed è per questo urgente e principale motivo che si augura una collaborazione attiva da parte di tutti gli operatori della salute e dei cittadini del Delta. Non possiamo permetterci di perdere i servizi socio sanitari erogati dall’ Ulss 19, e l’ offerta sanitaria degli Ospedali di Adria e Porto Viro. 

I tempi sono strettissimi, in quanto il Consiglio Regionale affronterà il Piano Socio Sanitario Regionale a metà del mese di Giugno. Invitiamo tutti i cittadini a contattarci e raccogliere materiale utile, volantini o materiale per raccolta firme, attraverso il blog http://comitatosalutedeldelta.blogspot.it, e la mail comitatosalutedeldelta@gmail.com . Il prossimo sabato mattina continua la raccolta firme presso il mercato di Adria (Ro).

Omar Barbierato

mercoledì 23 maggio 2012

“ FAVOLE SOTTO IL LAMPIONE”

Sabato 26 maggio alle ore 21 ,si terrà all’interno delle serate del Maggio Carbonaro,un interessante spettacolo dedicato ai bambini e ai loro genitori chiamato “ FAVOLE SOTTO IL LAMPIONE”.

Lo scopo principale della serata è la lettura delle favole,ma anche  la riscoperta del quartiere,la valorizzazione del verde pubblico e dell’ecologia : quale posto migliore di un lampione di sera ,dove luce  e buio si confondono creando cosi una magica  atmosfera che solo le favole possono dare.

Un personaggio misterioso  tratto dalla fantasia popolare ,accompagnerà i bambini e i loro genitori in un viaggio itinerante e  immaginario in tre posti diversi e assieme  alla luce di un lampione, si siederanno ad ascoltare favole interpretate da moderni cantastorie .    

      
                                                                                                   Ugo Meneghini           




giovedì 17 maggio 2012

"Giovanidee per il Polesine", dati e testimonianze di giovani lavoratori all'estero

Domenica mattina a Villadose il convegno promosso dall'associazione Startup - Impegno per il  Futuro

Il territorio polesano non offre sbocchi professionali capaci di valorizzare le competenze dei  giovani, spingendo molti a cercare risposte altrove, in Italia o all'estero. 

Proprio le esperienze degli under 40 che vivono in altre città del mondo sono al centro del convegno "Giovanidee per il Polesine", promosso dall'associazione Startup - Impegno per il Futuro, in programma domenica 20 maggio 2012, alle 9.45 nella sala Europa di Villadose. Ad introdurre i lavori, il sociologo Giorgio Osti e l'ingegnere Roberto Tovo, che presenteranno dati e analisi sul fenomeno, per cedere poi spazio alle testimonianze di giovani imprenditori e di alcuni giovani polesani che lavorano in altri paesi, che interverranno in diretta in streaming. 

Nelle diverse ricerche sull'economia polesana, sottolinea l'associazione, l'obiettivo è raramente puntato sui giovani che lavorano nella nostra provincia e ancora meno su quelli che scelgono di iniziare un'attività lavorativa all'estero. Il convegno di domenica intende colmare questa lacuna, anche a partire dai primi dati raccolti dall'associazione, attraverso un questionario rivolto ai giovani che vivono e lavorano fuori confine. Sottoposto finora ad alcune decine di ragazze e ragazzi, il questionario mette in luce il percorso, le motivazioni della scelta e le differenze riscontrate tra l'Italia e il nuovo paese. 
Tra le risposte, molte convergono su una stessa valutazione: la provincia di Rovigo non riesce ad offrire opportunità a chi ha un'elevata specializzazione e formazione. E' soprattutto all'estero che i giovani trovano spazio, in ambiti importanti e con incarichi di alto livello. "Anche il mercato del lavoro all'estero è differente - spiega Nicola Montani dell'Associazione Startup - Se è più facile perdere il lavoro, allo stesso tempo c'è maggiore protezione sociale ed è più facile trovare un nuovo impiego". Le esperienze e testimonianze dei giovani imprenditori e lavoratori troveranno progressivamente spazio nel blog dell'associazione http://associazionestartup.blogspot.it

L'associazione Startup nasce con l'intento di valorizzare nuove idee e progettutalità, immaginare il futuro del Polesine, costruire prospettive di crescita e benessere per le nuove generazioni. Ne fanno parte cittadini di tutta la provincia, da Adria a Lendinara, da Ceregnano a Fiesso Umbertiano, dal Villadose ad Arquà Polesine fino al capoluogo. "Raccogliamo le energie positive che si stanno impegnando nei comuni del territorio - spiega la presidente, Mirella Zambello - Ci accomunano esperienze e valori di impegno civico e politico, che all'interno dei partiti non riescono più ad esprimersi". 

Il convegno segna l'esordio di questa nuova realtà associativa locale e intende essere il punto di partenza di un percorso. La ricerca proseguirà anche dopo l'appuntamento di domenica. "Vorremmo arrivare ad una sintesi dei dati raccolti - conclude Zambello - che saranno presentati in un successivo evento a istituzioni, sindacati e associazioni di categoria". 


Comunicato stampa n. 23 del 16 maggio 2012 CSVNews Rovigo


lunedì 14 maggio 2012

Prima assemblea pubblica

Ieri sera presso la sala Caponnetto di Adria si è tenuta la prima assemblea pubblica del Comitato per la salute del Delta.

Dopo una relazione tecnica svolta con l' obiettivo di informare i cittadini presenti sulla situazione attuale della sanità locale e il possibile futuro legato al Piano Socio Sanitario licenziato dalla V Commissione, si è svolto un  dibattito ricco e costruttivo che ha portato alla definizione dei prossimi passi del Comitato. Sono intrevenuti Graziano Azzalin, Massimo Barbujani, Leonardo Bonato, David Busson, Giorgio D' Angelo, Patrizia Osti, Mauro Rubiero, Mauro Stoppa, Stefania Tescaroli.

La road map prevede la stesura di una relazione tecnica da parte del nostro comitato scientifico da presentare tra 15 giorni al Consiglio regionale, una raccolta firme che possa essere effettuata oltre che presso banchetti nei mercati comunali, previa autorizzazione, se possibile anche presso l' ospedale e i medici di base, una manifestazione della gente del delta presso il Consiglio Regionale, un massiccio invio di mail da parte dei cittadini con le nostre richieste, che si possono scaricare dal blog  http://comitatosalutedeldelta.blogspot.it/, rivolgendole al Presidente della Regione Veneto Luca Zaia, all' assessore alla Sanità Luca Coletto, e al direttore generale dell' Ulss19 Giuseppe Dal Ben.

A fine serata è iniziata la raccolta firme per salvare i servizi socio sanitari del nostro territorio, l' offerta combinata dell' ospedale di Adria e quello di Porto Viro, e l' Ulss 19,  per il suo ruolo  di servizio  alle richieste del  territorio. Dopo la  lettera del sindaco di Corbola Marina Bovolenta ci auguriamo vivamente di poter ricevere la prossima settimana l' appoggio della Conferenza dei Sindaci che permetterà al comitato di radicarsi negli altri Comuni .

il portavoce del Comitato, Omar Barbierato

giovedì 10 maggio 2012

Assemblea Pubblica

Venerdì 11 Maggio alle ore 21 presso la sala Caponnetto è programmata la prima Assemblea Pubblica del “Comitato per la salute del Delta”. L’ incontro ha lo scopo di spiegare ai cittadini la situazione attuale della sanità deltizia, e le prospettive legate al Piano Socio Sanitario Regionale.

Il comitato ha invitato inoltre a partecipare all’ assemblea in modo ufficiale tutti i sindaci  dell’ Ulss 19, perchè a livello istituzionale devono essere loro i primi difensori dell’ ospedale di Adria, per il suo ruolo strategico rispetto a tutto il Delta, alla zona di Cavarzere e al Basso Ferrarese, e  dell’ Ulss 19 stessa, in quanto dispensatrice di servizi socio sanitari vitali per il nostro tessuto sociale-imprenditoriale, e per il suo ruolo politico nel portare avanti le richieste di servizi sanitari per il nostro territorio.

La recente storia di Trecenta, Cavarzere, Comacchio ci deve insegnare che la perdita dell’ Ulss ha significato nell’ arco di pochi anni il depauperamento del relativo ospedale in termini di servizi e qualità, aumentando i disagi per i cittadini. Il declassamento del nostro ospedale, oltre a rendere drammatica la vita di tutti i cittadini del Delta, affosserebbe tutto il lavoro del Direttore Generale Dal Ben, che in questi anni ha portato nel nostro territorio investimenti sia per potenziare le strutture che per alzare il livello qualitativo delle nostre specialità.

Ci aspettiamo dunque un supporto forte ed organizzato anche da tutti gli operatori dell’ ospedale e dell’ Ulss, in quanto direttamente interessati come lavoratori sia dalle situazioni critiche attuali, sia dagli scenari dettati dalla riorganizzazione regionale.

Dobbiamo lottare tutti insieme perchè sia rispettato il nostro diritto alla salute,  cittadini, associazioni, movimenti e partiti. Questa è l’ idea,  non il peccato originale, lanciata da chi vi sta scrivendo questo comunicato, affinchè i servizi socio sanitari previsti per un cittadino del Delta siano uguali a  quelli di uno di Treviso, Verona e del resto del Veneto, secondo un principio di pari dignità.

In questi giorni tanti cittadini si stanno impegnando affinchè l’ azione informativa del Comitato possa crescere attraverso volantinaggio, passaparola, blog, e social network. Le richieste del nostro territorio non devono essere considerate come figlie di uno spirito campanilistico ma sono da ricondurre a quella specificità del territorio riconosciuta dall’ art. 15 dello Statuto del Veneto. Questo è solo il primo passo del comitato.


Omar Barbierato

mercoledì 9 maggio 2012

GIOVANIDEE PER IL POLESINE

La nuova associazione "Start Up - Impegno per il futuro" ha organizzato per domenica 20 maggio 2012 presso la sala Europa del comune di Villadose l'iniziativa "Giovanidee per il Polesine".

Il lavoro di molti giovani polesani fuori provincia e all’estero è in parte fisiologico, dovuto alla mobilità nel lavoro che caratterizza il mondo moderno. Si tratta, infatti, di spostamenti dovuti alla carriera, alla possibilità di trovare in altre città o nazioni possibilità di affermazioni non possibili in una realtà provinciale come quella polesana. Fa da contraltare, del resto, la presenza in Polesine di lavoratori che trovano qui occasioni di lavoro, e non solo immigrati stranieri, ma anche insegnanti, tecnici, persone che lavorano nelle forze dell’ordine e negli organi periferici dello stato.

Una parte dei giovani, però, è dovuta emigrare per lavoro per le carenze dell’economia di questa provincia, per la sua cronica carenza di occasioni di lavoro, che ha costretto a migrazioni bibliche nella seconda parte del 1800 verso le Americhe e nel Triangolo industriale nel secondo dopoguerra. Ora a spostarsi per lavoro fuori provincia sono soprattutto giovani laureati, diplomati, specializzati, sebbene non manchi una quota di operai.

Tutti comunque hanno acquisito professionalità che possono essere di grande aiuto alla realtà polesana, per gli stimoli e le conoscenze che possono trasmettere, per le relazioni che si possono intrecciare tra i centri grandi e piccoli del Polesine e altre realtà economiche, culturali e sociali. E’ un terreno da esplorare che può arricchire questo territorio e farlo uscire dall’isolamento che i confini naturali dei grandi fiumi, ma soprattutto una classe dirigente spesso chiusa e poco colta, hanno causato nel tempo.

Confrontare le esperienze, condividerle, ibridarle può essere una grande risorsa da mettere a servizio della comunità polesana.




lunedì 7 maggio 2012

Nuovo dirigente

Siamo alle prese con una crisi terrificante che divora risorse e mette in ginocchio le famiglie; le istituzioni pubbliche sempre più affamate di denaro infieriscono sui cittadini con imposte e tasse sempre più asfissianti; l’assessore Simoni preannuncia che ugualmente si faticherà a far quadrare il bilancio; il governo dice di segnalare gli sprechi, rappresentati anche dalla moltiplicazioni delle figure dirigenziali; e l’amministrazione comunale di Adria che fa? Si inventa, per un comune come il nostro, che per pochissimo non è sotto la soglia dei ventimila abitanti, un dirigente alla manutenzione. 

Come se in tempi di crisi dell’edilizia e di scarsi investimenti in lavori pubblici gli uffici fossero intasati e oberati di lavoro e soprattutto come se ci fosse bisogno di dirigenti e non di operai per la manutenzione. Tutto ciò sarebbe ridicolo se non fosse tremendamente tragico. 

Chiediamo alla giunta e al sindaco di tornare sui propri passi, a maggior ragione se tale operazione fosse dovuta ad una pressione esterna alla nostra città. Ci sarà un moto d’orgoglio?  Adesso per esempio potremmo sperare di sentire il consigliere De Bellis dire: non spendiamo questi 100.000 euro annui e abbassiamo l’IMU, altrimenti mi dimetto.  

Una cosa è certa: i cittadini, indignati, hanno finito di credere alle favole.                                         

 Omar Barbierato