lunedì 17 febbraio 2014

Problema rifiuti

La nuova organizzazione della raccolta dei rifiuti da qualsiasi parte la si voglia guardare, rimane un problema aperto. Ad Adria eravamo abituati ad un servizio migliore di quello attuale, e questo è un dato certo di partenza.

Proviamo a fare alcune proposte operative per andare incontro alle esigenze dei cittadini e delle attività: aprire l'ecocentro per il conferimento del rifiuto secco, e modificare gli orari, prolungandoli la sera, al di fuori degli orari di lavoro. Chi vive in appartamento, o per vari motivi salta ad esempio l'appuntamento con la raccolta del secco non può aspettare un mese. Bisogna tener conto quindi del fatto che una persona lavora (si spera) ed abbia bisogno di un orario più flessibile per organizzarsi e portare i rifiuti divisi presso l'ecocentro. 

Si può pensare, come succede in altre regioni d'Italia, a misure compensative per i cittadini che si organizzano e raccolgono certe categorie di rifiuti abbandonati all'aperto, per riportarli all'ecocentro. Oltre ad essere uno stimolo per mantenere più pulito l'ambiente e le città potrebbe rappresentare anche un piccolo incentivo economico per i tanti disoccupati del Polesine.

Non è assolutamente chiaro per i cittadini lo scontro politico che si agita dietro la gestione dei rifiuti, a partire dalla fusione di Ecogest ed Asm che ha portato ad un impoverimento di tutti i comuni polesani tranne Rovigo, accorpamento che non ha tenuto in alcun modo conto di un principio demografico nella divisione delle quote del nuovo soggetto. Il balletto di cifre che riguardano poi l'innalzamento della discarica taglietto0, la realizzazione di taglietto1, e l'attuale conferimento dei rifiuti alla discarica di Sant'Urbano, in che modo incidono e incideranno sulle nostre bollette? E' indispensabile la nuova discarica?

Nelle dichiarazioni rilasciate in questi giorni da Nicoli e Romanello mancano diverse informazioni essenziali: i previsti 3,5 milioni di euro di risparmio di bilancio al 2015 come verranno utilizzati? (serviranno a ridurre le tasse ai cittadini?) Quale futuro prevedono per la differenziata, che obiettivi si pongono di raggiungere, e attraverso quali azioni? Saranno coinvolte le scuole e i territori attraverso un'informazione e un attività precisa? 

Il fatto di non fornire più alcune tipologie di sacchetti inoltre  secondo noi può avere influssi negativi, sia economici che culturali sui cittadini, che iniziavano ad avere familiarità ed abitudine a sacchetti diversi per diverse tipologie di rifiuti, e che comunque per quanto poco dovranno pagare con i propri soldi i sacchetti utilizzati.

Impegno Comune