giovedì 23 giugno 2011

Impegno Comune chiede trasparenza


Impegno Comune chiede alla giunta Barbujani e in primis al sindaco di adottare immediatamente tutti i mezzi per rendere il più possibile trasparente l’amministrazione della città.
La prima scelta dovrebbe essere secondo noi quella di rendere immediatamente disponibili sul sito del comune le delibere, i verbali dei consigli comunali e, in genere, tutti gli atti amministrativi, in modo da costituire una sorta di albo pretorio virtuale, consultabile rapidamente da tutti i cittadini.
La nostra richiesta di trasparenza rispetta l’impegno che avevamo preso con gli elettori ed è in linea con le promesse fatte da tutte le compagini politiche nella recente campagna elettorale. Sarebbe un importante novità per la comunità che potrebbe così capire ed esprimersi nel merito delle scelte amministrative.
Rendere pubblico il bilancio comunale, ad esempio, sarebbe un passo avanti per arrivare ad un bilancio partecipato che coinvolga veramente la cittadinanza. Allo stesso modo, e portando un esempio di concreta attualità, pubblicizzare il piano delle alienazioni significherebbe fare chiarezza su cosa e come l’amministrazione intenda privarsi di beni pubblici e, quindi, di tutti, per fare cassa.
 Omar Barbierato

giovedì 16 giugno 2011

Esito referendum e centrale Enel

Il raggiungimento del quorum e il prevalere dei “sì” nella consultazione referendaria sono stati un bel segnale della voglia di partecipazione e di sano protagonismo dei cittadini: un messaggio per i vertici dei partiti, specie nella nostra Provincia.
Ma un significato in più ha per noi polesani il sì sulla questione nucleare.
Quel sì non ha solo testimoniato la volontà di rifiutare una tecnologia rischiosa, ma ha fatto venir meno una delle argomentazioni usate dai sostenitori della riconversione della centrale di Polesine Camerini: convertiamola a carbone per evitare che se ne faccia una nucleare.
Adesso che questo argomento è caduto prepariamoci alla “riconversione” delle opinioni di chi si affretterà a sostenere che “visto che non si può più puntare sul nucleare, la scelta obbligata resta il carbone”.
Ma ora, dopo il successo dei referendum, noi sappiamo che anche la forza propagandistica dei sostenitori del carbone, che già si è manifestata con le proteste scomposte  contro la  sentenza del Consiglio di Stato che ha bocciato la centrale, si può contrastare con la mobilitazione dei tanti cittadini che la ritengono una scelta sbagliata perché compromette non solo l’ambiente, ma anche lo sviluppo stesso del Delta e soprattutto la salute dei suoi abitanti.
La frattura orizzontale all’interno di molti tra i partiti, i sindacati, le associazioni che divide i vertici schierati con gran clamore mediatico contro il pronunciamento dei giudici  e una base che non è disposta a leggere quella sentenza come una calamità naturale ma che, suo malgrado, risulta silenziosa, può essere ricomposta solo se si è disposti a rispettare sempre il principio di legalità e ad abbandonare la disinformazione propagandistica. Quello stesso tipo di disinformazione che solo qualche anno fa, ricordiamolo, prospettava chissà quali dinamiche di sviluppo e di occupazione derivanti dal terminal gasiero.
Quella larga  base di cittadini uscirà dal cono d’ombra mediatico in cui finora è stata costretta perché il  successo dell’esperienza referendaria ha  dimostrato quanto  un solido movimento di opinione possa vincere ogni tentativo di mettere la sordina alle idee.
 “ Impegno Comune” anche stavolta sarà in prima fila e si attiverà perché i cittadini possano  esprimere la propria opinione anche con una raccolta firme dopo essere stati correttamente informati,  promuovendo al tempo stesso occasioni di confronto serio per evitare la fuorviante e anacronistica contrapposizione tra ambiente-salute e lavoro-sviluppo.
La popolazione polesana ha una dignità e non può più tollerare di essere rappresentata passivamente in ginocchio davanti all’Enel  perché sotto perenne ricatto occupazionale.


Leonardo Bonato

mercoledì 8 giugno 2011

“Impegno Comune”: 4 si ai Referendum

“Impegno Comune” invita i cittadini a dare la propria risposta ai quattro quesiti referendari, esercitando il diritto-dovere di voto domenica e lunedì prossimi.

In tutti noi deve esserci, inoltre, un supplemento di impegno per informare e coinvolgere i nostri concittadini visto che questo strumento di democrazia e partecipazione diretta è stato snobbato al solo fine di ridurre l’affluenza alle urne e invalidarne il risultato, impedendo anche la coincidenza della consultazione referendaria con le elezioni amministrative, con grande spreco di denaro pubblico. E così il cittadino paga per i capricci e l’irresponsabilità di chi, preoccupato dei propri processi, non vuole che ci si esprima sul “legittimo impedimento” e sul fatto che la legge sia uguale per tutti. Anche per questo occorre andare a votare, oltre che per dire la nostra sul nucleare e sull’acqua.

Per l’acqua basterebbe ricordare la scelta della città di Parigi di ritornare alla gestione pubblica dopo aver sperimentato la negatività della privatizzazione: l’acqua è un bene comune e non può dare profitti.

Per il nucleare la scelta della Germania di dismettere i reattori e spegnere le centrali nel giro di qualche anno dà il senso di quanto assurdo e antistorico sia un programma nucleare che in Italia punta alla fissione bloccando i processi di innovazione in campo energetico già in atto e mettendo in secondo piano i problemi della sicurezza, delle scorie, dei costi indiretti.

Sono questioni che ci toccano da vicino come cittadini e che incideranno sulla vita delle prossime generazioni. Occorre andare a votare, quindi, non con spirito di parte ma con senso di responsabilità e in nome del buon senso “Impegno Comune” invita a votare quattro si.

Leonardo Bonato

venerdì 3 giugno 2011

Commento del risultato elettorale


Gli aderenti alla Lista Impegno Comune prendono atto della vittoria di Massimo Barbujani e si augurano che egli riesca a governare nell’interesse della città. 

In primo luogo appare evidente che la vittoria di Barbujani è più una vittoria personale che una vittoria del Centro-Destra dato che tutte le liste della destra insieme (PDL, Lega, La Destra) arrivano appena al 25 %.

In secondo luogo non si può non constatare che il Centro-Sinistra, a differenza di quello che è successo nel resto del paese, non ha saputo dare rappresentanza a Adria, come a Rovigo, a quella esigenza di cambiamento che è richiesta dai cittadini.

E’ auspicabile che la sua classe dirigente, dal PD alle altre forze minori, sappia fare la necessaria riflessione ma soprattutto sappia trarne le debite conseguenze. 
Il risultato elettorale conferma la necessità di un reale rinnovamento dell’azione politica di cui, come ha fatto in questa campagna elettorale, la Lista Impegno Comune continuerà a farsi interprete. 

E’ nostra intenzione, quindi, operare tra i cittadini e con i cittadini per il bene di Adria. Proprio in nome dell’Impegno Comune riteniamo che le forze politiche di maggioranza e di opposizione non debbano assumere atteggiamenti di contrapposizione pregiudiziale e faziosa. Adria non ha bisogno di risse, di boicottaggi reciproci, ma di un confronto corretto e responsabile e di rispetto delle regole della democrazia. 

Per quel che ci riguarda, perciò, saremo disponibili a valorizzare le realizzazioni positive di questa amministrazione, ma svolgeremo una opposizione intransigente verso le scelte sbagliate che danneggino la città e i suoi abitanti.

Chiediamo infine a tutti i cittadini che ci hanno sostenuto in questi mesi, ma anche a tanti altri che avvertono l’esigenza di una politica nuova, più aperta e libera, di impegnarsi con noi per gli obiettivi che abbiamo ritenuto prioritari: la riduzione dei costi della politica, il rilancio dello sviluppo e dell’occupazione per i giovani, la difesa dell’immagine e dell’identità di Adria.